giovedì 14 gennaio 2021

Un oggetto in un libro

Ultimamente ho deciso di riprendere in mano la saga di Harry Potter di J.K.Rowling, una saga che ha avuto un forte impatto sulla società negli ultimi venti anni. Il volerla leggere di nuovo è dovuto al fatto che ero curioso di sperimentare l'impatto che avrebbe avuto su di me dopo anni e soprattutto di riuscire a cogliere elementi nuovi e una visione diversa.


Fonte: Potterpedia
 In ogni libro sono presenti degli oggetti diversi che sono fondamentali, quasi il fulcro dell'intera storia. Nel secondo libro della saga, dal titolo "Harry Potter e la camera dei segreti", mi ha sempre affascinato il diario di Tom Riddle (l'antagonista della storia). Questo oggetto compare solo a metà del libro, quando alcuni fatti misteriosi e macabri stavano sconvolgendo le vite dei protagonisti. Infatti questo diario ha le caratteristiche di un comune diario dei ricordi ma con le pagine bianche. Il diario, infatti, ha il potere di proiettare il lettore all'interno del ricordo stesso, facendogli vivere in terza persona le vicende così come le ha vissute il proprietario del diario. C'è anche un particolare in più: è il diario a decidere cosa mostrare. 
  Ciò che mi affascina di questo diario è che l'autrice è riuscita "banalmente" a rivisitare il significato di diario dei ricordi. Infatti di solito, quando si legge un diario, che sia il nostro o di qualcun altro, ci si immerge nel racconto, pur sempre rimanendone distaccati, proprio come un ricordo. Il fatto di essere proiettati al suo interno e di viverlo come se si fosse lì presenti, è qualcosa che immerge il lettore ancora di più nel ricordo. 
 Nel proseguimento della saga, e soprattutto nel libro finale (ALLERTA SPOILER NON CONTINUARE SE NON È STATO LETTO) si capisce che questo diario faceva parte di un insieme di altri 7 oggetti chiamati Horcrux scelti dall'antagonista per dividere la sua anima in 7 parti e poter, quindi, sopravvivere in caso fosse stato attaccato, quindi avere una sorta di immortalità. Gli oggetti che l'antagonista ha scelto sono oggetti particolari, ottenuti compiendo dei furti o degli omicidi. Quindi se si vuole entrare poco poco nello specifico, questa saga mostra come gli oggetti acquisiscano un importante ruolo non solo come oggetti ma come entità.
  Qui sono riportati i 7 oggetti: Il diario, un anello, un medaglione, una coppa, un diadema, Harry potter (Horcrux creato involontariamente) e un serpente, animale da guardia dell'antagonista.

Fonte:https://static.wikia.nocookie.net/harrypotter/images/5/57/The_Horcruxex.png/revision/latest/scale-to-width-down/350?cb=20161126081048







mercoledì 30 dicembre 2020

#28 - La sintesi finale

Questo ultimo passo riguarderà la sintesi di un viaggio fatto attraverso la scienza, la filosofia e la cultura che ruotano attorno a uno strumento che oggi non è più utilizzato ma che ha avuto un forte impatto sia sulla cultura che sull'ambito scientifico che lo riguarda: l'astrolabio.

Astrolabio persiano del XVIII secolo.
 Museo Whipple di storia della scienza, Cambridge.
Fonte: Wikipedia

Il primo passo per iniziare a conoscere lo strumento è stato quello di capire e analizzare l'origine e il significato del nome. Ho scoperto che l'origine del nome è legata alla sua stessa funzione, cioè "prendere le stelle". Tale significato ovviamente non è letterale, ma si riferisce al fatto di riuscire a catturare il movimento e la posizione degli astri.  È uno strumento che ha avuto un grande impatto scientifico ma allo stesso tempo anche culturale. Nella ricerca sono riuscito a trovare tantissime immagini in cui l'astrolabio è presente nell'arte, divenendo strumento associato a figure importanti rappresentate in numerosi quadri. 

 Grazie a un glossario ho potuto approfondire la conoscenza dell'astrolabio facendo una ricerca un po' più dettagliata sulle parti che lo compongono. Non è uno strumento costituito da tantissimi pezzi infatti se si va a vedere la sua anatomia, grazie a una vista esplosa si può notare che è composto da più parti sovrapposte che, montate insieme, rendono lo strumento abbastanza compatto e maneggevole. Anche il suo utilizzo non è particolarmente difficile, tuttavia si deve avere un minimo di conoscenza matematica e astronomica per poter sfruttare tutti i tipi di misurazione che si possono effettuare: dalla determinazione della posizione degli astri all'ora del giorno. Per capirne il principio fisico che sta alla base della sua costruzione e del suo utilizzo, invece, è richiesta una conoscenza un po' più approfondita della matematica e della geometria. 

Una cosa che è sempre stata caratteristica fissa dell'astrolabio riguarda i materiali impiegati per la sua costruzione, per lo più bronzo e ottone. Ho potuto anche analizzare in modo più dettagliato la chimica di questi materiali e quali processi di deterioramento sono associati ad essi. È stato interessante vedere come l'astrolabio sia sempre stato realizzato in questo modo a partire dal periodo che riguarda i suoi inventori fino a costruttori più "recenti". Ciò che è cambiato nel corso dei secoli infatti è stato l'impiego e le migliore apportate secondo l'esigenza e l'utilizzo che se ne doveva fare. Per l'aspetto tecnico inoltre è stato possibile trovare due brevetti.

Oltre agli aspetti più scientifici di cui si è discusso sopra, è stato interessante approfondire gli aspetti culturali e antropologici dell'astrolabio. Innanzitutto, uno degli aspetti più evidenti dell'influenza che questo strumento ha avuto nella cultura (oltre all'arte come accennato in precedenza), è sicuramente l'utilizzo dell'astrolabio come simbolo e come marchio. La distinzione tra questi due concetti è che il simbolo  è una rappresentazione dello strumento mentre il marchio ne utilizza il concetto nella sua reale funzione. Una grande importanza ce l'hanno anche i francobolli, che possono essere importanti strumenti per la ricostruzione della storia e sicuramente i libri che parlano dello strumento. 

Per quanto riguarda l'aspetto più antropologico, il mito, mi sento di dire che non c'è un mito legato specificatamente all'astrolabio, tuttavia ho potuto leggere e trovare dei miti associati all'astronomia dell'astrolabio. Anche la cultura cinematografica e nei fumetti (come la Marvel Comics) è presente questo strumento, ciò fa capire l'importanza che ha avuto nella cultura umana oltre che scientifica. Anche i numeri fanno parte dell'aspetto culturale e non solo scientifico, infatti ho potuto trovare alcuni riferimenti alla smorfia napoletana, alla numerologia caldeo e pitagorica. È stato possibile creare anche un abbecedario in cui ogni lettera dell'alfabeto vede collegato ad essa qualcosa legato all'astrolabio. Legato alle parole, inoltre, grazie al sito Ngram Viewer di Google è stato possibile vedere come la parola "astrolabio" e altre parole legate allo strumento siano variate nel tempo.

Uno step successivo è stato quello di cercare una pubblicità, cosa che purtroppo non ho trovato, anche perché lo strumento è stato di uso medievale e al tempo non esistevano pubblicità. Tuttavia ho voluto dare una mia interpretazione, evidenziando le caratteristiche che una pubblicità avrebbe avuto per sponsorizzare uno strumento di questo tipo.

Per concludere una tassonomia propone una classificazione dello strumento dal punto di vista funzionale, mentre una mappa concettuale mette in evidenza un collegamento di tipo "neuronale" tra alcuni concetti che ruotano intorno all'astrolabio, ciò fa capire come concetti apparentemente diversi tra loro possono comunque essere collegati da una rete.

Questo è stato il mio percorso di ricerca e approfondimento di uno strumento che ormai non è più utilizzato ma che per diversi secoli è stato al centro dell'esplorazione e dell'osservazione astronomica. Oggi viene esposto nei musei come pietra miliare dello sviluppo tecnologico e rimane uno strumento affascinante e misterioso. 

Buon viaggio nel mio blog!

domenica 27 dicembre 2020

#27 - La mappa concettuale

Viene presentata una mappa dei vari concetti che ruotano intorno all'astrolabio e al suo utilizzo. 







 

mercoledì 16 dicembre 2020

#26 - La chimica e gli strumenti scientifici

 L'astrolabio è uno strumento che non ha a che fare direttamente con la chimica. Tuttavia è interessante dare qualche cenno sulla chimica dei materiali, prevalentemente metallici, e un fenomeno chimico legato ad essi: la corrosione. Nonostante fossero materiali con un'alta resistenza alla corrosione, questo fenomeno si può manifestare col passare del tempo e avere un'entità diversa in base alla conservazione e alla cura che si ha dello strumento.

Tendenzialmente lo strumento veniva realizzato in bronzo o in ottone che sono entrambe leghe di Rame (Cu). 

Il bronzo è una lega di Rame (Cu) e Stagno (Sn). Il Rame ha come numero atomico 29 mentre lo Stagno 50. Il Bronzo è composto principalmente di rame e viene arricchito con lo stagno (fino all'8-9%) che resiste molto al processo di ossidazione. Le caratteristiche di questi metalli conferiscono una buona resistenza, leggerezza e resistenza alla corrosione. Veniva utilizzato per la realizzazione di corazze, armi e statuette, soprattutto per la facilità della lavorazione. 

L'ottone è una lega formata da rame (Cu) e zinco (Zn), simile all'oricalco. Si distingue tra ottoni binari, costituiti da rame e zinco, ottoni ternari in cui è presente un terzo elemento chimico caratterizzante la lega e ottoni quaternari in cui sono presenti altri elementi chimici. Considerando gli ottoni ternari, si parla di fase α quando il contenuto di zinco è inferiore al 36% circa; la struttura cristallina della lega è quella cubica a facce centrate.

Il fenomeno della corrosione 


 La corrosione è un fenomeno di natura elettrochimica che determina una interazione chimico-fisica del materiale metallico con l'ambiente che lo circonda. È un processo naturale e irreversibile di consumazione lenta e continua di un materiale, che fa conseguire il peggioramento delle caratteristiche o proprietà fisiche del materiale. 

La corrosione è provocata dallo svolgersi di una reazione di ossidazione, che ha luogo all'anodo della cella che rappresenta il sistema corrosionistico, mentre al catodo ha luogo una reazione di riduzione. In tutti i processi corrosivi, oltre a una semireazione di ossidazione del materiale metallico, ha luogo una semireazione di riduzione. La specie chimica coinvolta nella semireazione di ossidazione è principalmente il metallo, mentre le specie chimiche coinvolte nella semireazione di riduzione dipendono dall'ambiente di reazione.

La semireazione di ossidazione può essere schematizzata nel modo seguente:

M → Mz+ + z e-

In cui z è la carica dello ione metallico (Mz+) che si forma in seguito all'ossidazione del metallo M, allontanando z elettroni (e-). 

Fonte dell'immagine:https://onlinelibrary.wiley.com/doi/full/10.1111/1095-9270.12353

venerdì 4 dicembre 2020

#25 - Cose personali

Tre oggetti che rappresentano il mio passato, il mio presente e il mio futuro.


Passato


Questo piccolo cannocchiale è un oggetto che mi lega al passato, in quanto mi ricorda quando da bambino lo usavo con l'intento di guardare più da vicino le stelle e la Luna. Mi lega ai ricordi e alla passione per la scienza che porto avanti da sempre.



Presente


Questa calcolatrice è ciò che rappresenta il mio presente, il percorso di studi che sto seguendo e che porterò a termine. È un oggetto che utilizzo quotidianamente e che indica ciò che impegna la mia vita attualmente.


Futuro


Questo è il mio passaporto. L'ho fatto tra Agosto e Settembre 2020, senza nessuna urgenza, più per buon auspicio, nella speranza che possa intraprendere delle "avventure", viaggiare, conoscere luoghi e culture diverse non appena sarà possibile farlo. È un oggetto che mi da speranza e allo stesso tempo mi fa paura, ma è una paura buona perché indica che ci saranno tante cose che mi aspettano e che non conosco.

domenica 29 novembre 2020

#24 - Le parole nella storia

 Con l'ausilio di uno strumento offerto da Google, Books Ngram Viewer, è possibile vedere come, dal 1800 ad oggi, la frequenza delle parole correlate all'astrolabio sia variata.

Selezionando alcune parole associate allo strumento si può notare che: la parola Navigazione ha avuto rispetto alle altre parole un utilizzo maggiore, con dei picchi intorno al 1820,1860,1890 e 1920 per poi andare sempre più a diminuire. Alcune di queste date corrispondono ad eventi storici che riguardano la corsa all'esplorazione e al colonialismo. Per quanto riguarda il nome proprio di Astrolabio non risulta particolarmente mutato dal 1800 a oggi, probabilmente perché è uno strumento che non è stato più utilizzato frequentemente dal XVII secolo. Anche la parola Alidada che è indicata dalla curva rossa è alla pari dell'Astrolabio. Per quanto riguarda le parole Latitudine e Astronomia, si può notare come abbiano avuto dei picchi più o meno negli stessi anni dell'800 per poi andare a scemare gradualmente.

Link del grafico con maggiori dettagli qui.

Analizzando il grafico con i termini in inglese invece si può notare un'interessante differenza.
Diversamente dall'italiano, Navigation ha un andamento completamente diverso. Infatti presenta il picco massimo tra il 1820 e il 1840 per poi diminuire sempre di più con un piccolissimo picco tra il 1940 e il 1960, e in seguito sempre meno. Stesso discorso per la parola Latitude che ha avuto un picco massimo ai primi del 1800, addirittura maggiore rispetto a Navigation (molto diverso rispetto all'andamento in italiano), per poi avere una decrescita della curva molto più rapida. La parola Astronomy invece ha mantenuto un andamento pressoché costante dal 1800 ad oggi, mentre Astrolabe e Alidade si comportano come nel grafico in italiano.

Link del grafico con maggiori dettagli qui.


sabato 28 novembre 2020

#23 - La normativa

 L'astrolabio è uno strumento antico, non più utilizzato dal XVII secolo e sostituito dal moderno GPS, motivo per cui non esistono delle normative che regolino il suo utilizzo in quanto è uno strumento completamente appartenente al passato. Nonostante abbia dato la base su cui fondare gli strumenti odierni, non ci sono normative legate all'impiego di questo strumento. Si possono trovare tuttavia testi di letteratura scientifica antica che ne spiegano l'utilizzo, la funzione di ogni pezzo e il come devono essere costruiti. 

Uno dei testi è il "Dell'uso et della fabbrica dell'astrolabio" In Firenze, Giunta, 1578, di Egnazio Danti, un matematico, astronomo, vescovo cattolico e cosmografo italiano.

Il testo si può trovare su in questo link.

Un altro testo che ne descrive le parti, sia dal punto di vista matematico che costruttivo e funzionale, è il libro di François Charette-Duval, Mathematical instrumentation in fourteenth-century Egypt and Syria, in cui si tratta dell'astrolabio nel secondo capitolo. Il testo si può trovare nel seguente link.

martedì 24 novembre 2020

#22 - Un manuale d'uso

 L'astrolabio, come già presentato nei precedenti post di questo blog, è uno strumento che veniva utilizzato fino agli inizi del XVII secolo per determinare la posizione degli astri o di oggetti o come orologio per la misurazione del tempo. Prima di proseguire la lettura delle istruzioni di utilizzo è consigliato dare una lettura veloce alle parti che compongono lo strumento in questo post.

Per quanto riguarda la misurazione dell'altezza di un astro si utilizza il dorso dell'astrolabio e l'alidada. Nel caso del Sole bisogna si porta l’astrolabio in posizione verticale, si ruota l’alidada in modo che l'ombra della pinnula forata presente all’estremità rivolta verso il Sole dell’alidada si proietti sulla sua controparte opposta. La luce che passa dal primo foro deve cadere esattamente nel foro della pinnula opposta che sta in ombra, quindi si legge l’altezza del Sole sulla scala graduata della madre.


Per misurare la longitudine del Sole occorre ruotare l’alidada in modo da allinearla con la data calendariale che si trova sul retro dell’astrolabio e leggere sulla scala zodiacale i gradi e il corrispondente segno zodiacale.

Fonte immagine: http://www.meteoweb.eu/2019/03/scoperto-astrolabio-antico-mondo-strumento-navigazione-guinness-primati/1238901/





Per quanto riguarda la determinazione dell’ora può essere fatta sia di giorno (con il Sole), ma anche di notte usando una delle stelle di riferimento sulla rete.

Durante il giorno occorre anzitutto leggere la longitudine celeste del Sole sul cerchio dell’eclittica nota la data, si misura l’altezza del Sole usando l’alidada con il retro dell’astrolabio. Si ruota l’indice finché non si allinea con il valore di longitudine del Sole per quel giorno, quindi si ruota la rete (assieme all’indice) finché non si incrocia il punto appena trovato con la curva di almucantarath relativa all’altezza del Sole. Essendo un l’almucantarath un arco di cerchio, l’indice la intersecherà in due punti opposti rispetto alla linea del mezzogiorno locale (quella linea retta che passa per il centro e la verticale dell’astrolabio): un punto al mattino (ora antimeridiana) ed una alla sera (post meridiana). Ovviamente chi vuol sapere l’ora sa in che parte del giorno si trova, quindi facilmente esclude una delle due alternative. A questo punto si segue la punta dell’indice e si legge l’ora sulla scala delle ore incisa sul bordo della madre.


Fonte immagine: https://i2.wp.com/articolidiastronomia.com/wp-content/uploads/2013/11/altezza-sole-semplice.png?resize=382%2C406


Nel seguente video in una conferenza TED, Tom Wujec spiega come è fatto e come deve essere utilizzato un astrolabio del XIII secolo.



lunedì 23 novembre 2020

#21 - Nei fumetti

L'astrolabio nei fumetti

La presenza della figura dell'astrolabio nei fumetti si può trovare in diverse occasioni. Tra le case editrici più note c'è la Marvel Comics che fa comparire lo strumento in uno dei suoi fumetti. 


Questa è la copertina del fumetto Guardiani della galassia: Guardiani dell'infinito, pubblicato il 2 Dicembre 2015 ma rilasciato in Febbraio 2016. L'astrolabio si può chiaramente vedere sulla cintura del personaggio con la barba bianca, che si trova primo a sinistra nella seconda fila a partire dal basso. L'eroe dei fumetti si chiama Al-Hasan noto come Astrolabio. 

Un'altra immagine del personaggio:

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Un altro fumetto dove compare l'immagine dell'astrolabio è un fumetto dedicato a 30 donne fuori dagli schemi, che grazie alla loro bravura, al loro genio, impegno e forza, sono riuscite in imprese eccezionali o hanno fatto delle scoperte scientifiche di grande rilevanza. Sono una grande fonte di ispirazione per chiunque.
 

Titolo: Stra-Ordinarie – Vita e imprese di 30 donne decisamente fuori dagli schemi
Autrice: La Elleni
Caratteristiche: 136 pp. col, cartonato

In questa pagina viene mostrato e rappresentato l'astrolabio, in quanto la storia che viene narrata è quella di Ipazia, una matematica, astronoma e filosofa greca antica la quale progettò un astrolabio piano. 
Per maggiori informazioni su Ipazia cliccare qui.



domenica 22 novembre 2020

#20 - Il marchio

In rete è possibile trovare diverse aziende o brand che utilizzano il simbolo dell'astrolabio, ma nessuna di queste si riferisce minimamente al vero utilizzo dello strumento:


 
Logo di un brand di apparecchi medici, fonte:https://www.astrolabe-medical.com/en/company



Tuttavia, quella che a parer mio si avvicina molto al suo significato e utilizzo è presente nella bandiera del Portogallo anche se è importantissimo sottolineare che questo non è il classico astrolabio, ma è la Sfera Armillare, conosciuta anche come astrolabio sferico. Ciò che ritengo importante è il concetto del perché questo astrolabio sferico si trovi sulla bandiera del Portogallo. Il simbolo è legato alla navigazione e questa, come noto, è una delle attività che hanno caratterizzato i portoghesi nella storia della colonizzazione, un vero e proprio marchio di fabbrica di questa popolazione.




venerdì 13 novembre 2020

#19 - L'abbecedario


Questo è un abbecedario che riguarda l'astrolabio. Tutti i termini associati a ogni singola lettera caratterizzano lo strumento o ne fanno parte da un punto di vista culturale.

A come Astronomia (scienza di appartenenza dello strumento)
B come British Museum (qui vengono conservati diversi astrolabi)
C come Calendario (nel retro dello strumento è possibile trovare un calendario)
D come Distanza (è ciò che lo strumento fa, misurare la distanza degli astri)
E come Eclittica (è il percorso apparente che il Sole compie in un anno rispetto allo sfondo della sfera celeste)
F come Fiamme (sono delle punte che sporgono nello strumento e indicano particolari stelle fisse)
G come Geoffrey Chaucer (scrittore e poeta inglese del XIII-XIV secolo che scrisse un trattato sull'astrolabio)
H come Hipparchos (Ipparco di Nicea, Ἵππαρχος" in greco antico, astronomo greco al quale si attribuisce l'invenzione dell'astrolabio)
I come Islam (raggiunse il suo picco di sviluppo e utilizzo grazie alla cultura islamica)
L come Latitudine (è il riferimento che veniva preso per poter effettuare la misura)
M come Matrice (componente dello strumento)
N come Navigazione (veniva usato anche per orientarsi durante la navigazione)
O come Orizzonte (un altro riferimento per effettuare la misura)
P come Planisfero (rappresenta la proiezione della sfera celeste sullo strumento)
Q come Qibla (direzione con cui si indica la città di La Mecca)
R come Rete (componente dell'astrolabio)
S come Stelle (ovviamente le stelle giocano un ruolo fondamentale per lo strumento)
T come Teone (matematico egiziano che scrisse un trattato sull'astrolabio)
U come Universo
V come Vespucci Amerigo (famoso navigatore, esploratore e cartografo italiano che utilizzava l'astrolabio)
Z come Zodiaco (sono presenti i nomi dei segni sull'astrolabio)