mercoledì 30 dicembre 2020

#28 - La sintesi finale

Questo ultimo passo riguarderà la sintesi di un viaggio fatto attraverso la scienza, la filosofia e la cultura che ruotano attorno a uno strumento che oggi non è più utilizzato ma che ha avuto un forte impatto sia sulla cultura che sull'ambito scientifico che lo riguarda: l'astrolabio.

Astrolabio persiano del XVIII secolo.
 Museo Whipple di storia della scienza, Cambridge.
Fonte: Wikipedia

Il primo passo per iniziare a conoscere lo strumento è stato quello di capire e analizzare l'origine e il significato del nome. Ho scoperto che l'origine del nome è legata alla sua stessa funzione, cioè "prendere le stelle". Tale significato ovviamente non è letterale, ma si riferisce al fatto di riuscire a catturare il movimento e la posizione degli astri.  È uno strumento che ha avuto un grande impatto scientifico ma allo stesso tempo anche culturale. Nella ricerca sono riuscito a trovare tantissime immagini in cui l'astrolabio è presente nell'arte, divenendo strumento associato a figure importanti rappresentate in numerosi quadri. 

 Grazie a un glossario ho potuto approfondire la conoscenza dell'astrolabio facendo una ricerca un po' più dettagliata sulle parti che lo compongono. Non è uno strumento costituito da tantissimi pezzi infatti se si va a vedere la sua anatomia, grazie a una vista esplosa si può notare che è composto da più parti sovrapposte che, montate insieme, rendono lo strumento abbastanza compatto e maneggevole. Anche il suo utilizzo non è particolarmente difficile, tuttavia si deve avere un minimo di conoscenza matematica e astronomica per poter sfruttare tutti i tipi di misurazione che si possono effettuare: dalla determinazione della posizione degli astri all'ora del giorno. Per capirne il principio fisico che sta alla base della sua costruzione e del suo utilizzo, invece, è richiesta una conoscenza un po' più approfondita della matematica e della geometria. 

Una cosa che è sempre stata caratteristica fissa dell'astrolabio riguarda i materiali impiegati per la sua costruzione, per lo più bronzo e ottone. Ho potuto anche analizzare in modo più dettagliato la chimica di questi materiali e quali processi di deterioramento sono associati ad essi. È stato interessante vedere come l'astrolabio sia sempre stato realizzato in questo modo a partire dal periodo che riguarda i suoi inventori fino a costruttori più "recenti". Ciò che è cambiato nel corso dei secoli infatti è stato l'impiego e le migliore apportate secondo l'esigenza e l'utilizzo che se ne doveva fare. Per l'aspetto tecnico inoltre è stato possibile trovare due brevetti.

Oltre agli aspetti più scientifici di cui si è discusso sopra, è stato interessante approfondire gli aspetti culturali e antropologici dell'astrolabio. Innanzitutto, uno degli aspetti più evidenti dell'influenza che questo strumento ha avuto nella cultura (oltre all'arte come accennato in precedenza), è sicuramente l'utilizzo dell'astrolabio come simbolo e come marchio. La distinzione tra questi due concetti è che il simbolo  è una rappresentazione dello strumento mentre il marchio ne utilizza il concetto nella sua reale funzione. Una grande importanza ce l'hanno anche i francobolli, che possono essere importanti strumenti per la ricostruzione della storia e sicuramente i libri che parlano dello strumento. 

Per quanto riguarda l'aspetto più antropologico, il mito, mi sento di dire che non c'è un mito legato specificatamente all'astrolabio, tuttavia ho potuto leggere e trovare dei miti associati all'astronomia dell'astrolabio. Anche la cultura cinematografica e nei fumetti (come la Marvel Comics) è presente questo strumento, ciò fa capire l'importanza che ha avuto nella cultura umana oltre che scientifica. Anche i numeri fanno parte dell'aspetto culturale e non solo scientifico, infatti ho potuto trovare alcuni riferimenti alla smorfia napoletana, alla numerologia caldeo e pitagorica. È stato possibile creare anche un abbecedario in cui ogni lettera dell'alfabeto vede collegato ad essa qualcosa legato all'astrolabio. Legato alle parole, inoltre, grazie al sito Ngram Viewer di Google è stato possibile vedere come la parola "astrolabio" e altre parole legate allo strumento siano variate nel tempo.

Uno step successivo è stato quello di cercare una pubblicità, cosa che purtroppo non ho trovato, anche perché lo strumento è stato di uso medievale e al tempo non esistevano pubblicità. Tuttavia ho voluto dare una mia interpretazione, evidenziando le caratteristiche che una pubblicità avrebbe avuto per sponsorizzare uno strumento di questo tipo.

Per concludere una tassonomia propone una classificazione dello strumento dal punto di vista funzionale, mentre una mappa concettuale mette in evidenza un collegamento di tipo "neuronale" tra alcuni concetti che ruotano intorno all'astrolabio, ciò fa capire come concetti apparentemente diversi tra loro possono comunque essere collegati da una rete.

Questo è stato il mio percorso di ricerca e approfondimento di uno strumento che ormai non è più utilizzato ma che per diversi secoli è stato al centro dell'esplorazione e dell'osservazione astronomica. Oggi viene esposto nei musei come pietra miliare dello sviluppo tecnologico e rimane uno strumento affascinante e misterioso. 

Buon viaggio nel mio blog!

domenica 27 dicembre 2020

#27 - La mappa concettuale

Viene presentata una mappa dei vari concetti che ruotano intorno all'astrolabio e al suo utilizzo. 







 

mercoledì 16 dicembre 2020

#26 - La chimica e gli strumenti scientifici

 L'astrolabio è uno strumento che non ha a che fare direttamente con la chimica. Tuttavia è interessante dare qualche cenno sulla chimica dei materiali, prevalentemente metallici, e un fenomeno chimico legato ad essi: la corrosione. Nonostante fossero materiali con un'alta resistenza alla corrosione, questo fenomeno si può manifestare col passare del tempo e avere un'entità diversa in base alla conservazione e alla cura che si ha dello strumento.

Tendenzialmente lo strumento veniva realizzato in bronzo o in ottone che sono entrambe leghe di Rame (Cu). 

Il bronzo è una lega di Rame (Cu) e Stagno (Sn). Il Rame ha come numero atomico 29 mentre lo Stagno 50. Il Bronzo è composto principalmente di rame e viene arricchito con lo stagno (fino all'8-9%) che resiste molto al processo di ossidazione. Le caratteristiche di questi metalli conferiscono una buona resistenza, leggerezza e resistenza alla corrosione. Veniva utilizzato per la realizzazione di corazze, armi e statuette, soprattutto per la facilità della lavorazione. 

L'ottone è una lega formata da rame (Cu) e zinco (Zn), simile all'oricalco. Si distingue tra ottoni binari, costituiti da rame e zinco, ottoni ternari in cui è presente un terzo elemento chimico caratterizzante la lega e ottoni quaternari in cui sono presenti altri elementi chimici. Considerando gli ottoni ternari, si parla di fase α quando il contenuto di zinco è inferiore al 36% circa; la struttura cristallina della lega è quella cubica a facce centrate.

Il fenomeno della corrosione 


 La corrosione è un fenomeno di natura elettrochimica che determina una interazione chimico-fisica del materiale metallico con l'ambiente che lo circonda. È un processo naturale e irreversibile di consumazione lenta e continua di un materiale, che fa conseguire il peggioramento delle caratteristiche o proprietà fisiche del materiale. 

La corrosione è provocata dallo svolgersi di una reazione di ossidazione, che ha luogo all'anodo della cella che rappresenta il sistema corrosionistico, mentre al catodo ha luogo una reazione di riduzione. In tutti i processi corrosivi, oltre a una semireazione di ossidazione del materiale metallico, ha luogo una semireazione di riduzione. La specie chimica coinvolta nella semireazione di ossidazione è principalmente il metallo, mentre le specie chimiche coinvolte nella semireazione di riduzione dipendono dall'ambiente di reazione.

La semireazione di ossidazione può essere schematizzata nel modo seguente:

M → Mz+ + z e-

In cui z è la carica dello ione metallico (Mz+) che si forma in seguito all'ossidazione del metallo M, allontanando z elettroni (e-). 

Fonte dell'immagine:https://onlinelibrary.wiley.com/doi/full/10.1111/1095-9270.12353

venerdì 4 dicembre 2020

#25 - Cose personali

Tre oggetti che rappresentano il mio passato, il mio presente e il mio futuro.


Passato


Questo piccolo cannocchiale è un oggetto che mi lega al passato, in quanto mi ricorda quando da bambino lo usavo con l'intento di guardare più da vicino le stelle e la Luna. Mi lega ai ricordi e alla passione per la scienza che porto avanti da sempre.



Presente


Questa calcolatrice è ciò che rappresenta il mio presente, il percorso di studi che sto seguendo e che porterò a termine. È un oggetto che utilizzo quotidianamente e che indica ciò che impegna la mia vita attualmente.


Futuro


Questo è il mio passaporto. L'ho fatto tra Agosto e Settembre 2020, senza nessuna urgenza, più per buon auspicio, nella speranza che possa intraprendere delle "avventure", viaggiare, conoscere luoghi e culture diverse non appena sarà possibile farlo. È un oggetto che mi da speranza e allo stesso tempo mi fa paura, ma è una paura buona perché indica che ci saranno tante cose che mi aspettano e che non conosco.