sabato 24 ottobre 2020

#09 - Gli inventori

L'invenzione dell'astrolabio è spesso attribuita a Ipparco di Nicea, (II secolo a.C), uno dei massimi astronomi della storia. Egli conosceva il principio della proiezione stereografica che è alla base del funzionamento dello strumento. Dalla Grecia l'astrolabio si diffuse prima ad Alessandria d'Egitto dove subì delle modifiche e delle migliorie matematiche da parte del matematico Teone

Un'altra importante figura è quella di Ipazia, una matematica, astronoma e filosofa greca antica la quale progettò un astrolabio piano.  L'astrolabio progettato da Ipazia era formato da due dischi metallici forati, ruotanti uno sopra l'altro mediante un perno rimovibile: veniva utilizzato per calcolare il tempo, per definire la posizione del Sole, delle stelle e dei pianeti. Pare che mediante questo strumento Ipazia abbia addirittura risolto alcuni problemi di astronomia sferica.

Col passare del tempo l'astrolabio si diffuse in gran parte del bacino del Mediterraneo fino a raggiungere il periodo di massimo utilizzo e diffusione grazie allo sviluppo della cultura islamica. Grazie a quest'ultima vennero sviluppate diverse versioni dello strumento. Nella cultura islamica, infatti, l'astrolabio oltre alla navigazione e alla misura degli astri, venne utilizzato per la misurazione del tempo, in particolare delle ore del giorno e della notte, per tenere conto delle ore di preghiera ma soprattutto come calendario.

Si possono trovare informazioni al riguardo in questi link: 1 e 2

Nessun commento:

Posta un commento