mercoledì 30 dicembre 2020

#28 - La sintesi finale

Questo ultimo passo riguarderà la sintesi di un viaggio fatto attraverso la scienza, la filosofia e la cultura che ruotano attorno a uno strumento che oggi non è più utilizzato ma che ha avuto un forte impatto sia sulla cultura che sull'ambito scientifico che lo riguarda: l'astrolabio.

Astrolabio persiano del XVIII secolo.
 Museo Whipple di storia della scienza, Cambridge.
Fonte: Wikipedia

Il primo passo per iniziare a conoscere lo strumento è stato quello di capire e analizzare l'origine e il significato del nome. Ho scoperto che l'origine del nome è legata alla sua stessa funzione, cioè "prendere le stelle". Tale significato ovviamente non è letterale, ma si riferisce al fatto di riuscire a catturare il movimento e la posizione degli astri.  È uno strumento che ha avuto un grande impatto scientifico ma allo stesso tempo anche culturale. Nella ricerca sono riuscito a trovare tantissime immagini in cui l'astrolabio è presente nell'arte, divenendo strumento associato a figure importanti rappresentate in numerosi quadri. 

 Grazie a un glossario ho potuto approfondire la conoscenza dell'astrolabio facendo una ricerca un po' più dettagliata sulle parti che lo compongono. Non è uno strumento costituito da tantissimi pezzi infatti se si va a vedere la sua anatomia, grazie a una vista esplosa si può notare che è composto da più parti sovrapposte che, montate insieme, rendono lo strumento abbastanza compatto e maneggevole. Anche il suo utilizzo non è particolarmente difficile, tuttavia si deve avere un minimo di conoscenza matematica e astronomica per poter sfruttare tutti i tipi di misurazione che si possono effettuare: dalla determinazione della posizione degli astri all'ora del giorno. Per capirne il principio fisico che sta alla base della sua costruzione e del suo utilizzo, invece, è richiesta una conoscenza un po' più approfondita della matematica e della geometria. 

Una cosa che è sempre stata caratteristica fissa dell'astrolabio riguarda i materiali impiegati per la sua costruzione, per lo più bronzo e ottone. Ho potuto anche analizzare in modo più dettagliato la chimica di questi materiali e quali processi di deterioramento sono associati ad essi. È stato interessante vedere come l'astrolabio sia sempre stato realizzato in questo modo a partire dal periodo che riguarda i suoi inventori fino a costruttori più "recenti". Ciò che è cambiato nel corso dei secoli infatti è stato l'impiego e le migliore apportate secondo l'esigenza e l'utilizzo che se ne doveva fare. Per l'aspetto tecnico inoltre è stato possibile trovare due brevetti.

Oltre agli aspetti più scientifici di cui si è discusso sopra, è stato interessante approfondire gli aspetti culturali e antropologici dell'astrolabio. Innanzitutto, uno degli aspetti più evidenti dell'influenza che questo strumento ha avuto nella cultura (oltre all'arte come accennato in precedenza), è sicuramente l'utilizzo dell'astrolabio come simbolo e come marchio. La distinzione tra questi due concetti è che il simbolo  è una rappresentazione dello strumento mentre il marchio ne utilizza il concetto nella sua reale funzione. Una grande importanza ce l'hanno anche i francobolli, che possono essere importanti strumenti per la ricostruzione della storia e sicuramente i libri che parlano dello strumento. 

Per quanto riguarda l'aspetto più antropologico, il mito, mi sento di dire che non c'è un mito legato specificatamente all'astrolabio, tuttavia ho potuto leggere e trovare dei miti associati all'astronomia dell'astrolabio. Anche la cultura cinematografica e nei fumetti (come la Marvel Comics) è presente questo strumento, ciò fa capire l'importanza che ha avuto nella cultura umana oltre che scientifica. Anche i numeri fanno parte dell'aspetto culturale e non solo scientifico, infatti ho potuto trovare alcuni riferimenti alla smorfia napoletana, alla numerologia caldeo e pitagorica. È stato possibile creare anche un abbecedario in cui ogni lettera dell'alfabeto vede collegato ad essa qualcosa legato all'astrolabio. Legato alle parole, inoltre, grazie al sito Ngram Viewer di Google è stato possibile vedere come la parola "astrolabio" e altre parole legate allo strumento siano variate nel tempo.

Uno step successivo è stato quello di cercare una pubblicità, cosa che purtroppo non ho trovato, anche perché lo strumento è stato di uso medievale e al tempo non esistevano pubblicità. Tuttavia ho voluto dare una mia interpretazione, evidenziando le caratteristiche che una pubblicità avrebbe avuto per sponsorizzare uno strumento di questo tipo.

Per concludere una tassonomia propone una classificazione dello strumento dal punto di vista funzionale, mentre una mappa concettuale mette in evidenza un collegamento di tipo "neuronale" tra alcuni concetti che ruotano intorno all'astrolabio, ciò fa capire come concetti apparentemente diversi tra loro possono comunque essere collegati da una rete.

Questo è stato il mio percorso di ricerca e approfondimento di uno strumento che ormai non è più utilizzato ma che per diversi secoli è stato al centro dell'esplorazione e dell'osservazione astronomica. Oggi viene esposto nei musei come pietra miliare dello sviluppo tecnologico e rimane uno strumento affascinante e misterioso. 

Buon viaggio nel mio blog!

domenica 27 dicembre 2020

#27 - La mappa concettuale

Viene presentata una mappa dei vari concetti che ruotano intorno all'astrolabio e al suo utilizzo. 







 

mercoledì 16 dicembre 2020

#26 - La chimica e gli strumenti scientifici

 L'astrolabio è uno strumento che non ha a che fare direttamente con la chimica. Tuttavia è interessante dare qualche cenno sulla chimica dei materiali, prevalentemente metallici, e un fenomeno chimico legato ad essi: la corrosione. Nonostante fossero materiali con un'alta resistenza alla corrosione, questo fenomeno si può manifestare col passare del tempo e avere un'entità diversa in base alla conservazione e alla cura che si ha dello strumento.

Tendenzialmente lo strumento veniva realizzato in bronzo o in ottone che sono entrambe leghe di Rame (Cu). 

Il bronzo è una lega di Rame (Cu) e Stagno (Sn). Il Rame ha come numero atomico 29 mentre lo Stagno 50. Il Bronzo è composto principalmente di rame e viene arricchito con lo stagno (fino all'8-9%) che resiste molto al processo di ossidazione. Le caratteristiche di questi metalli conferiscono una buona resistenza, leggerezza e resistenza alla corrosione. Veniva utilizzato per la realizzazione di corazze, armi e statuette, soprattutto per la facilità della lavorazione. 

L'ottone è una lega formata da rame (Cu) e zinco (Zn), simile all'oricalco. Si distingue tra ottoni binari, costituiti da rame e zinco, ottoni ternari in cui è presente un terzo elemento chimico caratterizzante la lega e ottoni quaternari in cui sono presenti altri elementi chimici. Considerando gli ottoni ternari, si parla di fase α quando il contenuto di zinco è inferiore al 36% circa; la struttura cristallina della lega è quella cubica a facce centrate.

Il fenomeno della corrosione 


 La corrosione è un fenomeno di natura elettrochimica che determina una interazione chimico-fisica del materiale metallico con l'ambiente che lo circonda. È un processo naturale e irreversibile di consumazione lenta e continua di un materiale, che fa conseguire il peggioramento delle caratteristiche o proprietà fisiche del materiale. 

La corrosione è provocata dallo svolgersi di una reazione di ossidazione, che ha luogo all'anodo della cella che rappresenta il sistema corrosionistico, mentre al catodo ha luogo una reazione di riduzione. In tutti i processi corrosivi, oltre a una semireazione di ossidazione del materiale metallico, ha luogo una semireazione di riduzione. La specie chimica coinvolta nella semireazione di ossidazione è principalmente il metallo, mentre le specie chimiche coinvolte nella semireazione di riduzione dipendono dall'ambiente di reazione.

La semireazione di ossidazione può essere schematizzata nel modo seguente:

M → Mz+ + z e-

In cui z è la carica dello ione metallico (Mz+) che si forma in seguito all'ossidazione del metallo M, allontanando z elettroni (e-). 

Fonte dell'immagine:https://onlinelibrary.wiley.com/doi/full/10.1111/1095-9270.12353

venerdì 4 dicembre 2020

#25 - Cose personali

Tre oggetti che rappresentano il mio passato, il mio presente e il mio futuro.


Passato


Questo piccolo cannocchiale è un oggetto che mi lega al passato, in quanto mi ricorda quando da bambino lo usavo con l'intento di guardare più da vicino le stelle e la Luna. Mi lega ai ricordi e alla passione per la scienza che porto avanti da sempre.



Presente


Questa calcolatrice è ciò che rappresenta il mio presente, il percorso di studi che sto seguendo e che porterò a termine. È un oggetto che utilizzo quotidianamente e che indica ciò che impegna la mia vita attualmente.


Futuro


Questo è il mio passaporto. L'ho fatto tra Agosto e Settembre 2020, senza nessuna urgenza, più per buon auspicio, nella speranza che possa intraprendere delle "avventure", viaggiare, conoscere luoghi e culture diverse non appena sarà possibile farlo. È un oggetto che mi da speranza e allo stesso tempo mi fa paura, ma è una paura buona perché indica che ci saranno tante cose che mi aspettano e che non conosco.

domenica 29 novembre 2020

#24 - Le parole nella storia

 Con l'ausilio di uno strumento offerto da Google, Books Ngram Viewer, è possibile vedere come, dal 1800 ad oggi, la frequenza delle parole correlate all'astrolabio sia variata.

Selezionando alcune parole associate allo strumento si può notare che: la parola Navigazione ha avuto rispetto alle altre parole un utilizzo maggiore, con dei picchi intorno al 1820,1860,1890 e 1920 per poi andare sempre più a diminuire. Alcune di queste date corrispondono ad eventi storici che riguardano la corsa all'esplorazione e al colonialismo. Per quanto riguarda il nome proprio di Astrolabio non risulta particolarmente mutato dal 1800 a oggi, probabilmente perché è uno strumento che non è stato più utilizzato frequentemente dal XVII secolo. Anche la parola Alidada che è indicata dalla curva rossa è alla pari dell'Astrolabio. Per quanto riguarda le parole Latitudine e Astronomia, si può notare come abbiano avuto dei picchi più o meno negli stessi anni dell'800 per poi andare a scemare gradualmente.

Link del grafico con maggiori dettagli qui.

Analizzando il grafico con i termini in inglese invece si può notare un'interessante differenza.
Diversamente dall'italiano, Navigation ha un andamento completamente diverso. Infatti presenta il picco massimo tra il 1820 e il 1840 per poi diminuire sempre di più con un piccolissimo picco tra il 1940 e il 1960, e in seguito sempre meno. Stesso discorso per la parola Latitude che ha avuto un picco massimo ai primi del 1800, addirittura maggiore rispetto a Navigation (molto diverso rispetto all'andamento in italiano), per poi avere una decrescita della curva molto più rapida. La parola Astronomy invece ha mantenuto un andamento pressoché costante dal 1800 ad oggi, mentre Astrolabe e Alidade si comportano come nel grafico in italiano.

Link del grafico con maggiori dettagli qui.


sabato 28 novembre 2020

#23 - La normativa

 L'astrolabio è uno strumento antico, non più utilizzato dal XVII secolo e sostituito dal moderno GPS, motivo per cui non esistono delle normative che regolino il suo utilizzo in quanto è uno strumento completamente appartenente al passato. Nonostante abbia dato la base su cui fondare gli strumenti odierni, non ci sono normative legate all'impiego di questo strumento. Si possono trovare tuttavia testi di letteratura scientifica antica che ne spiegano l'utilizzo, la funzione di ogni pezzo e il come devono essere costruiti. 

Uno dei testi è il "Dell'uso et della fabbrica dell'astrolabio" In Firenze, Giunta, 1578, di Egnazio Danti, un matematico, astronomo, vescovo cattolico e cosmografo italiano.

Il testo si può trovare su in questo link.

Un altro testo che ne descrive le parti, sia dal punto di vista matematico che costruttivo e funzionale, è il libro di François Charette-Duval, Mathematical instrumentation in fourteenth-century Egypt and Syria, in cui si tratta dell'astrolabio nel secondo capitolo. Il testo si può trovare nel seguente link.

martedì 24 novembre 2020

#22 - Un manuale d'uso

 L'astrolabio, come già presentato nei precedenti post di questo blog, è uno strumento che veniva utilizzato fino agli inizi del XVII secolo per determinare la posizione degli astri o di oggetti o come orologio per la misurazione del tempo. Prima di proseguire la lettura delle istruzioni di utilizzo è consigliato dare una lettura veloce alle parti che compongono lo strumento in questo post.

Per quanto riguarda la misurazione dell'altezza di un astro si utilizza il dorso dell'astrolabio e l'alidada. Nel caso del Sole bisogna si porta l’astrolabio in posizione verticale, si ruota l’alidada in modo che l'ombra della pinnula forata presente all’estremità rivolta verso il Sole dell’alidada si proietti sulla sua controparte opposta. La luce che passa dal primo foro deve cadere esattamente nel foro della pinnula opposta che sta in ombra, quindi si legge l’altezza del Sole sulla scala graduata della madre.


Per misurare la longitudine del Sole occorre ruotare l’alidada in modo da allinearla con la data calendariale che si trova sul retro dell’astrolabio e leggere sulla scala zodiacale i gradi e il corrispondente segno zodiacale.

Fonte immagine: http://www.meteoweb.eu/2019/03/scoperto-astrolabio-antico-mondo-strumento-navigazione-guinness-primati/1238901/





Per quanto riguarda la determinazione dell’ora può essere fatta sia di giorno (con il Sole), ma anche di notte usando una delle stelle di riferimento sulla rete.

Durante il giorno occorre anzitutto leggere la longitudine celeste del Sole sul cerchio dell’eclittica nota la data, si misura l’altezza del Sole usando l’alidada con il retro dell’astrolabio. Si ruota l’indice finché non si allinea con il valore di longitudine del Sole per quel giorno, quindi si ruota la rete (assieme all’indice) finché non si incrocia il punto appena trovato con la curva di almucantarath relativa all’altezza del Sole. Essendo un l’almucantarath un arco di cerchio, l’indice la intersecherà in due punti opposti rispetto alla linea del mezzogiorno locale (quella linea retta che passa per il centro e la verticale dell’astrolabio): un punto al mattino (ora antimeridiana) ed una alla sera (post meridiana). Ovviamente chi vuol sapere l’ora sa in che parte del giorno si trova, quindi facilmente esclude una delle due alternative. A questo punto si segue la punta dell’indice e si legge l’ora sulla scala delle ore incisa sul bordo della madre.


Fonte immagine: https://i2.wp.com/articolidiastronomia.com/wp-content/uploads/2013/11/altezza-sole-semplice.png?resize=382%2C406


Nel seguente video in una conferenza TED, Tom Wujec spiega come è fatto e come deve essere utilizzato un astrolabio del XIII secolo.



lunedì 23 novembre 2020

#21 - Nei fumetti

L'astrolabio nei fumetti

La presenza della figura dell'astrolabio nei fumetti si può trovare in diverse occasioni. Tra le case editrici più note c'è la Marvel Comics che fa comparire lo strumento in uno dei suoi fumetti. 


Questa è la copertina del fumetto Guardiani della galassia: Guardiani dell'infinito, pubblicato il 2 Dicembre 2015 ma rilasciato in Febbraio 2016. L'astrolabio si può chiaramente vedere sulla cintura del personaggio con la barba bianca, che si trova primo a sinistra nella seconda fila a partire dal basso. L'eroe dei fumetti si chiama Al-Hasan noto come Astrolabio. 

Un'altra immagine del personaggio:

____________

Un altro fumetto dove compare l'immagine dell'astrolabio è un fumetto dedicato a 30 donne fuori dagli schemi, che grazie alla loro bravura, al loro genio, impegno e forza, sono riuscite in imprese eccezionali o hanno fatto delle scoperte scientifiche di grande rilevanza. Sono una grande fonte di ispirazione per chiunque.
 

Titolo: Stra-Ordinarie – Vita e imprese di 30 donne decisamente fuori dagli schemi
Autrice: La Elleni
Caratteristiche: 136 pp. col, cartonato

In questa pagina viene mostrato e rappresentato l'astrolabio, in quanto la storia che viene narrata è quella di Ipazia, una matematica, astronoma e filosofa greca antica la quale progettò un astrolabio piano. 
Per maggiori informazioni su Ipazia cliccare qui.



domenica 22 novembre 2020

#20 - Il marchio

In rete è possibile trovare diverse aziende o brand che utilizzano il simbolo dell'astrolabio, ma nessuna di queste si riferisce minimamente al vero utilizzo dello strumento:


 
Logo di un brand di apparecchi medici, fonte:https://www.astrolabe-medical.com/en/company



Tuttavia, quella che a parer mio si avvicina molto al suo significato e utilizzo è presente nella bandiera del Portogallo anche se è importantissimo sottolineare che questo non è il classico astrolabio, ma è la Sfera Armillare, conosciuta anche come astrolabio sferico. Ciò che ritengo importante è il concetto del perché questo astrolabio sferico si trovi sulla bandiera del Portogallo. Il simbolo è legato alla navigazione e questa, come noto, è una delle attività che hanno caratterizzato i portoghesi nella storia della colonizzazione, un vero e proprio marchio di fabbrica di questa popolazione.




venerdì 13 novembre 2020

#19 - L'abbecedario


Questo è un abbecedario che riguarda l'astrolabio. Tutti i termini associati a ogni singola lettera caratterizzano lo strumento o ne fanno parte da un punto di vista culturale.

A come Astronomia (scienza di appartenenza dello strumento)
B come British Museum (qui vengono conservati diversi astrolabi)
C come Calendario (nel retro dello strumento è possibile trovare un calendario)
D come Distanza (è ciò che lo strumento fa, misurare la distanza degli astri)
E come Eclittica (è il percorso apparente che il Sole compie in un anno rispetto allo sfondo della sfera celeste)
F come Fiamme (sono delle punte che sporgono nello strumento e indicano particolari stelle fisse)
G come Geoffrey Chaucer (scrittore e poeta inglese del XIII-XIV secolo che scrisse un trattato sull'astrolabio)
H come Hipparchos (Ipparco di Nicea, Ἵππαρχος" in greco antico, astronomo greco al quale si attribuisce l'invenzione dell'astrolabio)
I come Islam (raggiunse il suo picco di sviluppo e utilizzo grazie alla cultura islamica)
L come Latitudine (è il riferimento che veniva preso per poter effettuare la misura)
M come Matrice (componente dello strumento)
N come Navigazione (veniva usato anche per orientarsi durante la navigazione)
O come Orizzonte (un altro riferimento per effettuare la misura)
P come Planisfero (rappresenta la proiezione della sfera celeste sullo strumento)
Q come Qibla (direzione con cui si indica la città di La Mecca)
R come Rete (componente dell'astrolabio)
S come Stelle (ovviamente le stelle giocano un ruolo fondamentale per lo strumento)
T come Teone (matematico egiziano che scrisse un trattato sull'astrolabio)
U come Universo
V come Vespucci Amerigo (famoso navigatore, esploratore e cartografo italiano che utilizzava l'astrolabio)
Z come Zodiaco (sono presenti i nomi dei segni sull'astrolabio)

#18 - Il francobollo

Alcune illustrazioni dell'astrolabio presenti sui francobolli. Come si vede dalle immagini, lo strumento è riportato su francobolli di diverse nazioni.



Francobollo iraniano: Astrolabe of Nasir al-Din al-Tusi, serie 700th death of Nasir al-Din al-Tusi, 1956.
Fonte: https://colnect.com/en/stamps/stamp/300283-Astrolabe_of_Nasir_al-Din_al-Tusi-700th_death_of_Nasir_al-Din_al-Tusi-Iran



Il matematico e astronomo persiano Jamshid al-Kashani (o al-Kashi) (morto nel 1429) fece calcoli estesi con frazioni decimali e stabilì una notazione per loro, usando una linea verticale per separare le parti intere e frazionarie. Un calcolatore prodigioso, ha determinato π a 16 cifre decimali e ha ottenuto un valore molto preciso per il seno di 1 °, da cui si possono determinare molti altri valori trigonometrici.
Robin J. Wilson, Stamping through Mathematics, Springer-Verlag, 2001, p. 26
Francobollo del 1979.




Francobollo Siriano, serie 2nd Int. History of Arabic Sciences Symposium, 1980.




Map of Krakow, by A. Buchowiecki, 1703, Astrolabe, serie Maps of Poland, 1982.


Il francobollo qui sopra presenta al-Zarqali di Cordoba, un geometra, astronomo e costruttore di strumenti. Ha prodotto una serie di tavole trigonometriche da utilizzare in astronomia.
Francobollo del 1986



Questo francobollo ha celebrato i 375 anni di scoperta delle isole Cocos (Keeling). Le isole furono scoperte per la prima volta da William Keeling nel 1609, che avrebbe posto questo francobollo nel 1986. L'illustrazione è tratta da The Light of Navigation di Willem Blaeu, 1612.



Foto di un astrolabio su un francobollo australiano, serie Bicentennial Collection, 1985.



Astrolabe, Polynesian reed map, serie In onore di famosi esploratori e navi, 1971.



Un francobollo stampato in Portogallo mostra Astrolabio, serie Nautical Instruments of Discovery, 1992.

#17 - I brevetti

Questo post propone due brevetti di astrolabio. Entrambi mantengono lo stesso funzionamento e stesso utilizzo di un classico astrolabio ma con qualche miglioria tecnica dello strumento.


Brevetto: US5450674A

Inventore: JEN-HU WANG

Data di pubblicazione: 19-09-1995

Luogo: USA



Questo è il brevetto di un astrolabio multipotente per presentare viste celesti settentrionali e meridionali concentricamente e simmetricamente.
Presenta un filo longitudinale retrogrado realizzato con filo a molla; un anello di tenuta e detta punta del perno di inserimento di detto filo longitudinale retrogrado sono facilmente slacciati e rimessi in posizione per cambiare dette carte di osservazione a latitudine fissa. Ha inoltre una coppia di indicatori di scorrimento disposti scorrevolmente su ciascuna sezione di detto filo retrogrado longitudinale su di esso. Gli anelli indicatori planetari in cooperazione con detto filo retrogrado longitudinale possono determinare con precisione le posizioni dei corpi celesti indicati su detto astrolabio multipotente. 
Vengono riportate qui sotto alcune figure del brevetto che rappresentano gli anelli.



Per maggiori dettagli sul brevetto, sulla descrizione e sulle immagini, consultare la fonte delle informazioni nei seguente link:


Un altro brevetto:


Brevetto: US6339885B1 

Inventore: HILLIS W DANIEL

Data di pubblicazione: 22-01-2002

Luogo: USA


In tale brevetto, la rete e la piastra hanno assi differenti; i corpi celesti sono rappresentati sulla piastra mentre le coordinate sulla rete. Tale rete mostra più linee di coordinate per tempi diversi di un giorno siderale e, inoltre, sopra la rete vi sono rappresentati i corpi celesti. Vengono aggiunti gradi per indicare la posizione dei pianeti, del sole e della luna. 


Rete 


Piastra



Per maggiori dettagli sul brevetto, sulla descrizione e sulle immagini, consultare la fonte delle informazioni nei seguente link:
-https://patents.justia.com/patent/6339885


domenica 8 novembre 2020

#16 - Anatomie

 VISTA ESPLOSA DI UN ASTROLABIO


Fonte:https://articolidiastronomia.com/2013/11/05/parti-di-un-astrolabio/


Anatomia di un astrolabio. Nella rappresentazione si possono vedere gli elementi principali: la Matrice, la Rete, il Timpano o Clima e l'Alidada.


Fonte: https://www.alamy.it/astrolabio

In questa foto è possibile vedere i vari elementi reali che compongono lo strumento.

Per una descrizione più dettagliata cliccare il post riguardante il glossario

#15 - I numeri

L'associazione di significati nascosti, la simbologia e l'esoterismo negli oggetti spesso viene associata alla numerologia. Nella numerologia infatti non ci si occupa dello studio dei numeri nell'aspetto matematico e quantitativo di essi ma anche del loro aspetto esoterico e mistico. 

 Per quanto riguarda l'astrolabio, non c'è un vero e proprio significato esoterico, ma si può trovare un riscontro nella numerologia. 

Smorfia napoletana  

Prendendo in considerazione la smorfia napoletana, ad esempio, non si trova un numero associato nello specifico a tale strumento. Tuttavia, si possono trovare numeri associati all'osservazione astronomica: L'astronomo che studia, nel sogno ha il significato di "insinuazioni maligne", e ha come numero il 72; la cifra astronomica ha come significato nel sogno di "fiducia mal riposta" e come numero il 44.

Numerologia caldeo

Il valore numerico dell'astrolabio nella numerologia caldea è: 1

Numerologia pitagorica

Il valore numerico dell'astrolabio nella numerologia pitagorica è: 3


Numeri sullo strumento

Per quanto riguarda i numeri sullo strumento stesso, si può dire che si compone di due dischi:

Nel primo c’è la mappa stellare ed il calendario annuale, con i 12 mesi ed i giorni di ogni mese.

Il secondo disco contiene il cerchio orario giornaliero, da 0 a 24.



Fonti: definitions.net

#14 - La tassonomia

 Qui è riportata una tassonomia dove è evidenziata la gerarchia specifica per gli strumenti astronomici.







#13 - La pubblicità

 Non è possibile affermare con certezza che esistano documenti pubblicitari che riguardino l'astrolabio. È possibile che oggi venga utilizzato come icona o come logo pubblicitario, ma non per creare una promozione dello strumento stesso. Essendo uno strumento antico, utilizzato soprattutto prima della nascita della pubblicità come la conosciamo oggi, un utilizzo pubblicitario avrebbe sicuramente avuto l'intento di promuovere l'acquisto e l'utilizzo di tale strumento mirando soprattutto sulla sua funzionalità.       

L'astrolabio, come specificato nei precedenti post del blog, ha avuto la sua massima diffusione nel medioevo soprattutto nella cultura islamica. Uno slogan pubblicitario avrebbe sicuramente puntato alla funzione religiosa per sapere le ore in cui i fedeli avrebbero dovuto pregare. Un'altra possibile pubblicità sull'astrolabio si sarebbe rivolta sicuramente anche a esploratori, viaggiatori, commercianti e navigatori. Su questi presupposti, si può affermare che una pubblicità avrebbe portato a una diffusione ancora maggiore oltre quella che ha avuto. Visto il suo utilizzo, che richiedeva comunque determinate conoscenze in ambito matematico, è probabile che una maggiore diffusione dell'astrolabio avrebbe portato a un possibile incremento della "scolarizzazione" volta allo studio scientifico.

martedì 27 ottobre 2020

#12 - Nel cinema


 Riferimenti dell'astrolabio nella cultura cinematografica può essere trovato, ad esempio, in un cortometraggio del 2010 in cui è presente il noto attore Sir Ben Kingsley. Il titolo è "1001 Inventions and the Library of Secrets" tradotto: "1001 Invenzioni e la biblioteca dei segreti". In questo cortometraggio vengono romanzati e raccontati diversi strumenti antichi, tra cui l'astrolabio. Qui sotto il video direttamente preso da youtube.


Un altro riferimento, anche se non riguarda precisamente l'astrolabio planisferico, può essere trovato nella sigla di apertura della celebre serie tv Game Of Thrones. Lo strumento che compare è la Sfera Armillare nota come "astrolabio sferico". Nel video si può vedere nei primissimi secondi di apertura, durante il video e come immagine di chiusura sul quale compare il nome della nota serie televisiva. Nel telefilm non vengono fatti riferimenti specifici a tale strumento. Tuttavia guardando il telefilm si può capire che è associato ad un luogo chiamato "Cittadella" ed è il luogo dove i giovani vengono istruiti per diventare "Maestri" ovvero persone che hanno tante conoscenze storiche e scientifiche. Quindi il significato della sfera armillare può essere associato alla storia, a ciò che si conosce e ad una costante ricerca di sapere e conoscenza.




Anche se non è propriamente cinematografico, è possibile trovare anche riferimenti all'astrolabio nel mondo della videoludica. Nel famoso videogioco Prince of Persia, è possibile trovare un livello chiamato "L'osservatorio" in cui è presente un gigantesco astrolabio (o meglio una sfera armillare) che è mobile e viene attivata svolgendo delle attività con il protagonista. È possibile vederlo nel seguente video.


sabato 24 ottobre 2020

#11 - I costruttori

La fabbricazione dell'astrolabio fu un'attività praticata prevalentemente da artigiani specializzati, che si fregiarono dell'appellativo di al-Asṭurlabī (che si traduce con "L'Astrolabista") e spesso si tramandarono il mestiere di padre in figlio; gli strumenti maggiormente apprezzati furono però quelli fabbricati dagli stessi astronomi. Si può dire quindi, che l'astrolabio era uno strumento che non era di facile costruzione e alla portata di tutti. Questo veniva spesso personalizzato con incisioni e al più impreziosito con dell'argento. Gli incisori mostrarono una particolare perizia nell'elaborazione dei diagrammi disegnati sulle lamine, ma anche e soprattutto nell'esecuzione delle iscrizioni e dei simboli astrologici che coprono le varie parti degli strumenti. Soprattutto i decoratori persiani svolgevano lavori abbellimento per tale strumento.

Alcuni costruttori più antichi 

La realizzazione di astrolabi, una branca della scienza applicata di grande rango, è stata praticata da molti, tra cui una donna di Aleppo (Siria),  Mariam "Al-Astrolabiya" Al-Ijliya (Al-'Ijliyah bint al- ' Ijli al-Asturlabi) , che seguiva la professione di suo padre ed era impiegata presso la corte di  Sayf al-Dawlah, uno dei potenti governanti Hamdanid nella Siria settentrionale che proteggeva la frontiera con i bizantini impero nel X secolo d.C.

Fonte: https://www.britishmuseum.org/collection/object/W_1855-0709-1
Il nome di un altro costruttore compare sul retro di un astrolabio. Questo è identificato come Abd al-Karim al-Misri, che era originario dell'Egitto. Questo astrolabio raffigura costellazioni ereditate dalla cultura ellenistica. Tuttavia, gli astronomi islamici chiamavano molte stelle con il loro nome individuale seppur utilizzando i nomi delle costellazioni greche.

 Lo strumento del costruttore Abd al-Karim al-Misri è riportato in foto.

 Per un maggiore approfondimento riguardo le incisioni presenti su questo astrolabio, consultare il seguente sito.



In questo sito è possibile trovare una lista di costruttori di secoli diversi con annessa descrizione e foto del loro astrolabio.


Fonti:

 https://www.1001inventions.com/feature/astrolabes/#004

Dal  libro 1001 Invenzioni:  The Enduring Legacy of Muslim Civilization

#10 - I libri

Bibliografia 

A. da Schio, Di due astrolabi in caratteri cufici occidentali trovati in Valdagno (Veneto), Venezia 1880; 

A.Da Schio, Di un astrolabio settentrionale, Coelum 12/96;

 J. Frank, Zur Geschichte des Astrolabs, Erlangen 1920; C.A. Nallino, s.v. Astrolabio, in EI, V, 1930, pp. 96-97;

 R.T. Gunther, The Astrolabes of the World, 2 voll., Oxford 1932;

 W. Hartner, The Principle and Use of the Astrolabe, in A Survey of Persian Art, a cura di A.U. Pope, VI, London 1939, pp. 2530-2554; H. Michel, Traité de l'astrolabe, Paris 1947;

 O. Neugebauer, The Early History of the Astrolabe (Studies in Ancient Astronomy, IX), Isis 40, 1949, pp. 240-256;

 D.J. Price, An International Checklist of Astrolabes, Archives internationales d'histoires des sciences 8, 1955, pp. 243-263, 363-381; 

L.A. Mayer, Islamic Astrolabists and their Works, Genève 1956; 

A.I. Sabra, The Scientific Enterprise, in The World of Islam, a cura di B. Lewis, London 1976, pp. 181-200; 

A. Bausani, Appunti di astronomia e astrologia arabo-islamiche, Venezia 1977;

D.A. King, Islamic Astronomical Instruments (Variorum Reprints), London 1987.F. Noci

G.Chaucer, Atreatise on the astrolabe, 1392;

J. Evans, The history and practice of ancient astronomy, 1998;

Sotherby's, Masterpieces from the time museum, 1999;

F. Hoyle, L'astronomia, Firenze: Sansoni, 1963;

R.Rohr, Meridiane, Torino, 1988;

C.Walker, L'astronomia prima del telescopio, EDIZIONI DEDALO, 1997;

N. Severino, Il libro degli astrolabi, 1994.

#09 - Gli inventori

L'invenzione dell'astrolabio è spesso attribuita a Ipparco di Nicea, (II secolo a.C), uno dei massimi astronomi della storia. Egli conosceva il principio della proiezione stereografica che è alla base del funzionamento dello strumento. Dalla Grecia l'astrolabio si diffuse prima ad Alessandria d'Egitto dove subì delle modifiche e delle migliorie matematiche da parte del matematico Teone

Un'altra importante figura è quella di Ipazia, una matematica, astronoma e filosofa greca antica la quale progettò un astrolabio piano.  L'astrolabio progettato da Ipazia era formato da due dischi metallici forati, ruotanti uno sopra l'altro mediante un perno rimovibile: veniva utilizzato per calcolare il tempo, per definire la posizione del Sole, delle stelle e dei pianeti. Pare che mediante questo strumento Ipazia abbia addirittura risolto alcuni problemi di astronomia sferica.

Col passare del tempo l'astrolabio si diffuse in gran parte del bacino del Mediterraneo fino a raggiungere il periodo di massimo utilizzo e diffusione grazie allo sviluppo della cultura islamica. Grazie a quest'ultima vennero sviluppate diverse versioni dello strumento. Nella cultura islamica, infatti, l'astrolabio oltre alla navigazione e alla misura degli astri, venne utilizzato per la misurazione del tempo, in particolare delle ore del giorno e della notte, per tenere conto delle ore di preghiera ma soprattutto come calendario.

Si possono trovare informazioni al riguardo in questi link: 1 e 2

#08 - I materiali

 Il materiale con cui veniva realizzato l'astrolabio  è il metallo, eccezionalmente in legno. In genere poteva essere in bronzo, ottone o rame. Essendo uno strumento che ha avuto il suo massimo impiego durante il medioevo, i materiali son sempre rimasti gli stessi. Il bronzo in particolare è un metallo che è stato molto utilizzato nella storia per la realizzazione di statue, armi e armature. Per decorare e impreziosire questo strumento veniva utilizzato anche dell'argento.

#07 - Il mito

Essendo uno strumento di uso astronomico e astrologico, l'astrolabio può essere legato ai racconti mitologici che riguardano tale ambito. Considerando che le stelle sono associate da tempi remoti alle costellazioni, si possono prendere in esame gli svariati miti che sono legati ad esse. Le stelle, infatti, hanno da sempre rappresentato per l'uomo qualcosa di affascinante e misterioso, legate a miti e leggende che riguardavano la creazione della vita, la creazione dell'uomo e soprattutto la nascita legata agli dei. Da un punto di vista mitico l'astrolabio può essere concepito come uno strumento che permette di avvicinarsi alle stelle, e come queste attraverso le costellazioni possano condurre il cammino di chi le segue. I miti e le leggende cercavano di dare una spiegazione a fenomeni astronomici e naturali, come se si volesse dominarne la causa e l'effetto. Il mito non era legato univocamente allo studio del cielo, ma erano il riflesso dell'approccio che l'uomo aveva con il mondo esterno e i suoi pericoli. Venivano rappresentati in cielo eroi e dei che accompagnavano l'uomo nella propria vita.

La stella Polare è sicuramente il punto di riferimento più importante del cielo notturno. Ad essa sono legati tantissimi miti di tante culture di periodi differenti. È doveroso citarne alcuni: 
  Gli antichi fenici usavano la Stella Polare per orientarsi su mare e chiamavano questa costellazione "la coda del cane".

Costellazioni dell'Orsa Maggiore e
 Orsa Minore.
Fonte: https://www.alamy.it/grafico-astronomiche-delle-costellazioni-di-orsa-maggiore-e-orsa-minore-incisione-su-rame-di-milton-dopo-un-disegno-da-l-hebert-da-abramo-rees-dell-enciclopedia-o-dizionario-universale-delle-arti-scienze-e-letteratura-longman-hurst-rees-orme-e-marrone-londra-1820-image210529667.html
I pellerossa tramandano un mito secondo cui un gruppo di guerrieri smarritisi nella foresta avrebbero visto una fanciulla che indicò loro la stella Polare per aiutarli a ritrovare l'accampamento. Come ricompensa essi la posero in cielo dove sarebbe stata sempre vista come la guida verso il polo ed il nord vero.

Meno felice la mitologia araba, che vide nel Piccolo Carro una piccola bara, nella Polare un assassino condannato all'immobilità per i suoi delitti e nel Gran Carro una grande bara che ospita il cadavere di un nobile guerriero trucidato dall'assassino. Per punizione sarebbe dovuto rimanere per sempre da solo, immobile nel punto più alto dei freddi ed ostili cieli settentrionali, continuamente schernito dalle sue compagne che gli girano sempre intorno e si mantengono a distanza.

I cinesi vedevano nelle sue stelle la dea Tou Mu, che aveva poteri soprannaturali e salvaguardava i marinai dai naufragi: alla sua morte fu trasportata in cielo (con il marito ed il figlio) dove ora dimora.

Furono i Vichinghi a vedere per primi in queste stelle un Piccolo Carro, la semplice figura che oggi è nota a tutti.

Gli antichi egizi immaginarono, invece, uno sciacallo

I mongoli chiamarono l'Orsa Minore la "costellazione della calamita", avendo già scoperto che in quella direzione si orientava l'ago della bussola.

Rappresentazione artistica delle dodici fatiche di Ercole
nelle costellazioni.
Fonte:https://www.sentieroastrologico.it/wp-content/uploads/2015/12/10489978_1500006610236441_1288533702461760827_n.jpg
Riguardo i miti sulle costellazioni invece, per citarne uno tra quelli più conosciuti, si prenda ad esempio il mito delle dodici fatiche di Ercole. Le fatiche non sono altro che delle imprese che nessun uomo avrebbe potuto compiere. Molte di queste sono ricordate in cielo: il Leone, il Cancro, il Sagittario e il Toro. 


Costellazione di Orione,
rappresentazione artistica.
  Fonte: https://www.alamy.it/diagramma-astronomico-della-costellazione-di-orione-incisione-su-rame-di-milton-dopo-un-disegno-da-l-hebert-da-abramo-rees-dell-enciclopedia-o-dizionario-universale-delle-arti-scienze-e-letteratura-longman-hurst-rees-orme-e-marrone-londra-1820-image210536735.html
Un altro mito abbastanza famoso, legato alle costellazioni è il mito di Orione, abile cacciatore figlio di Poseidone dio del mare. A lui è legata la costellazione dello Scorpione in quanto dovette affrontarne uno di dimensioni gigantesche. 

Questi sono solo due dei miti che riguardano le stelle e le costellazioni. Le culture che hanno creato narrazioni, miti e leggende su queste, sono molteplici. Considerando la cultura greca si possono trovare le costellazioni identificate dallo stesso gruppo di stelle della cultura egizia. Per fare un esempio si considerai la costellazione della Vergine, rappresentata dallo stesso gruppo di stelle  e in entrambe le culture identifica una dea (Iside per gli egizi e Demetra per i greci) che simboleggia il ciclo vita-morte-vita. 

Costellazione della Vergine
Fonte: https://www.astrologiarchetipica.it/sites/default/files/156310-425x258-virgo-constellation.jpg

Rappresentazione artistica
della costellazione della vergine.
Fonte:https://www.astrologiarchetipica.it/sites/default/files/virgo-constellation-color.jpg

Se si volesse approfondire il tema mito per ogni costellazione è possibile farlo in questo sito, dove è presente il riferimento mitologico e astrologico per ogni costellazione.













#06 - Il simbolo

 L'utilizzo del simbolo dell'astrolabio in vari contesti

L'astrolabio è uno strumento che simbolicamente rappresenta una guida, un modo per trovare sempre la strada giusta verso la propria destinazione. Questo concetto, tuttavia, non rispecchia l'uso che se ne fa del simbolo. Uno dei casi che rispecchia questo aspetto appartiene allo Spazio consulenze “Astrolabio” che è un servizio di una cooperativa chiama ta Koiné che si occupa fornire consulenze in ambito psicologico, pedagogico, educativo – riabilitativo e della mediazione familiare. 

Dal sito: "L’idea di chiamare questo nuovo spazio “Astrolabio” nasce dalla consapevolezza che è importante accompagnare le persone in situazione di difficoltà. Come l’astrolabio aiutava i naviganti ad orientarsi in mare, così i nostri specialisti affiancano donne, uomini, bambini e ragazzi che attraversano una fase critica della loro vita, provando a trovare insieme strategie e percorsi per affrontare e superare le difficoltà."

 Fonte immagine: https://www.koinecoopsociale.it/wp-content/uploads/2017/04/astrolabio.jpg




Astrolabe, A New Collection of Voyages, Discoveries and Travels: Containing Whatever is Worthy of Notice in Europe, Asia, Africa, and America, 1767, From The Library at The Mariners’ Museum, G160.K75 rare.

Fonte:  https://www.pinterest.co.uk/pin/217017275764880340/?nic_v2=1a5URKv2S

Simbolo utilizzato in una carta da gioco di Magic


Fonte: https://magicthegathering.fandom.com/it/wiki/Astrolabio_(Astrolabe)